giovedì 20 settembre 2018

La Defecata.


La Defecata.
Autore: sconosciuto

Com'è bello defecare,
in campagna o in riva al mare,
sulla strada o in cima a un palo,
defecare non è raro.
Chi defeca soffre tanto,
per lo sforzo grande alquanto,
e diventa palliduccio se di stronzo ne esce un mucchio.
Si defeca dopo pranzo,
dopo cena e colazione,
per la fretta anche in cucina in corridoio o nel salone.
Chi defeca suda freddo,
in posizione alquanto strana,
con il culo ben parato per l'intera settimana.
Defecò a suo tempo il nonno,
con la moglie ed il bambino,
Garibaldi con Anita e Rodolfo Valentino.
Anche il becco * e l'uccelletto cagan forte per diletto,
con il Toro e l'elefante farne un tir è assai importante.
Caga pure il cacciatore,
che di canne è assai esperto,
ma se sbaglia postazione poi di cacca vien coperto.
Schizza pur la ballerina,
che di fatto è un po' carina,
dopo un Tango figurato caccia quello che ha mangiato.
Defecar è un atto sano,
se pulisci con la mano,
ma se usi lo straccetto poi ti prude un po' il culetto.
In campagna c'è l'erbetta,
fresca fresca di giornata,
ma se in mezzo ci son spine la pellaccia è rovinata.
È finita la poesia,
che ho inventato a casa mia,
se non vi è piaciuta tanto un'altra volta ve la canto,
mi ritiro a defecare per almen tre settimane.



* Becco= maschio della capra.

Nessun commento:

Posta un commento